Luca D. Majer
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Antologia di testi, pubblicata nel 1982.

Nel testo si fa cenno con certa preveggenza all'allargamento della "marca Bowie" - cosa che nel 1997 portò in concreto all'emissione di "Bowie Bonds" (le "obbligazioni Bowie"): sostanzialmente dei titoli derivativi garantiti dai diritti sulle canzoni del primo Bowie. Fu così che i fans poterono investire denaro nel loro beniamino e questi diventare un banchiere.

 

1a edizione, 1982

 

 

(Dall'introduzione)

(...) " I sogni che Bowie fa accarezzare, con un live show o con le sue incisioni, sono quelli che titillano il nostro profondo: essere eroi, imperatori, marziani ermafroditi (e quindi liberati sessualmente perchè "di un altro pianeta") magari anche poeti, genio e sregolatezza (...)

Quello che stupisce è la capacità di mantenere una "linea di prodotti" perennemente variata nel tempo, ovvero riconoscibile e nuova. Qui la lezione Bowie è al massimo. Aiutato da un modo di cantare personalissimo, un Byrne prima del diluvio, consigliato da persone giuste e da un'intelligenza fuori dal comune, l'ex-Ziggy è riuscito dove pochi riescono. Un impero costruito (è il caso di dirlo) sull'immaginario, dove tutti comprano un brandello della sua immagine più che un pezzo di vinile, tante note messe in fila. (...)

Studiosi di marketing dovrebbero interessarsi al caso Bowie: ammirarne le capacità camaleontiche. E magari consigliargli nuove utilizzazioni del cantante David Bowie: magari una serie di accendini di alta classe, una nuova linea jeans di Armani: e la politica: il potere, il dominio. We can be heroes, just for one day, a Combray. "