“Sti.ll”
Taylor Deupree
Greyfade Folio
Digital download, 4tr- 60’13
“Sti.ll” è la seconda uscita musicale di FOLIO, il nuovo formato Greyfade: libro con copertina rigida in lino (16.5 x 20cm.) + download dell’albo ad alta-risoluzione. Una uscita “collaborativa” con 12k e Nettwerk.
Il contenuto nasce da un’idea di Taylor Deupree, proposta a Branciforte per il ventennale del quasi omonimo disco di Deupree, del 2002 (la prima versione mancava di una ‘elle:’ “Stil”.) Idea che era quella di mutare quella storica uscita drone-glitch, quintessenziale musica “da computer,” attraverso un ri-arrangiamento, ora immaginato per ensemble acustico.
Anche chi non ricorda il disco può comprendere perché l’impresa ha dell’eccezionale, essendo quel genere basato su ripetizione di suoni essenzialmente elettronici, fino a quel meta-suono e meta-scricchiolìo che è il glitch, simbolizzazione acustica in linguaggio digitale dell’errore. Filologicamente, in “Sti.ll” anche il fade-out è ottenuto acusticamente.
Joseph Branciforte riesce grandemente nell’impresa condensando i materiali sonori dei quattro quadri intensi della versione elettronica di “Sti.ll” in perle acustiche arrangiate, in ordine, per:
1) clarinetti, vibrafono, violoncello e percussioni;
2) chitarra, violoncello, contrabbasso, flauto, arpa da grembo, percussioni,
3) clarinetti e shaker;
4) vibrafono e grancassa.
Il risultato è sorprendente e ci offre un excursus nel minimalismo tra, diciamo, 1962 e 2002. Il che crea aromi del primo Terry Riley, Reich, pure Andrew Poppy, a impreziosire la ricca stoffa sonora Deupree. Che si trasforma in una “altra” forma, affascinante, dai suoni vivi che non diresti acustici: grazie, ad es., alle tremolanti trame armoniche ottenute con overdubs - fino a 15 - di clarinetto. Branciforte insomma dà una vita propria a quella “partitura” apparentemente così auto-limitante, se mai immaginabile per strumenti acustici. (...)
(Parte della recensione pubblicata su BlowUp... non troppo certo in che numero fosse... LOL=